Seleziona una pagina

DF0Y3K William Shakespeare, 1564 - 1616, an English playwright, poet and actor

IMMAGINA, solo per un attimo, che il tempo non sia una struttura lineare, ma che siamo NOI a dargli questa forma perché NON siamo capaci di interagire con il passato per cambiarlo, né con il futuro per vederlo.

Cosa accadrebbe alla vita se invece la percezione della linearità del tempo, fosse sostituita dall’osservazione di Sé all’interno di uno spazio-tempo curvo, dove gli eventi si ripresentano finché non compresi per poi passare ad un livello successivo più “elevato”? Una sorta di scala a chiocciola evolutiva. Una specie di elica. Hai presente il DNA? Ecco, tipo.

La Dermoriflessologia® della memoria.

È un modo per ripulire le memorie genealogiche dai debiti (anche karmici) che nelle generazioni e nei legami parentali sono state costruite. La psicoterapeuta francese Anne Ancelin Schützenberger, autrice del pluripremiato libro “La Sindrome degli antenati“, sostiene da anni che vi sia una sorta di equilibrio etico nel dare e nell’avere delle relazioni familiari e che se questa bilancia non è in equilibrio, le persone non possono sottrarsi al dovuto nei confronti della struttura familiare, se non pagando il prezzo della malattia e del disagio.

Le relazioni tra figli, genitori ed avi sono spesso intricate e cariche di non-detti, di osservanza verso tacite regole che nessuno mette in discussione e la ragione “inconscia” di questa “lealtà implicita” risiede appunto in questo faticoso sistema di credenze che si autoalimenta quando nessuno ne mette in discussione la valenza.

keep-calm-and-be-the-black-sheep-2Almeno fino all’arrivo della “pecora nera“. Il ruolo di questo individuo che nella storia è sempre stato rivestito di un alone negativo, è semplicemente di spezzare “l’anello debole” per poter porre fine ad un rivolo di discendenza che ormai ha esaurito la sua funzione di crescita.

Oggi ci è richiesta maggiore consapevolezza per stare al mondo di quanta ne era richiesta ai nostri avi. Noi viviamo in un momento storico che richiede di accedere alle informazioni in maniera diversa, liberando il comportamento dal peso dei sottesi, portando alla coscienza i legami poco chiari, le strutture pesanti ed ormai inutili.

Per questo, se ti scopri a:

obbedire tacitamente ai legami famigliari anche se ti portano dolore,
disubbidire ai legami famigliari perché ti portano dolore,
soffrire per il rapporto con i genitori, uno o più,
– cercare di rimuovere memorie relative ad un dato periodo della tua vita in cui hai sofferto,
aver rimosso memorie relative ad un dato periodo della tua vita in cui hai sofferto,
avere paura che una specifica età arrivi, portando con Sé disagio e dolore (un classico esempio: i 33 anni),
– cercare l’origine di un disagio esistenziale senza trovarne alcuna causa evidente,
– percepire un legame forte e senza soluzione con un parente scomparso,

allora, la Dermoriflessologia® della memoria è uno strumento che ti può aiutare.

I fantasmi del passato (ricordi dolorosi, traumi, legami mai risolti) procurano sofferenza e limitano la piena espressione del nostro potenziale. Diventano dei blocchi energetici che ci tengono intrappolati al passato e condizionano le nostre scelte, rendendoci inconsapevoli del nostro presente e impedendoci di riconoscere le opportunità che la vita ci porge in ogni istante. “Ricapitolare” la propria storia personale ci consente di attivare la liberazione da paure e condizionamenti, per diventare autori e protagonisti della nostra vita.

Grazie alla potente tecnica della Riflessologia della Memoria© e della Dinamica del Ricordo© potremo:
– Individuare le porte del tempo riflesse sul corpo
– Individuare le Placche delle Età e le loro posizioni
Rivisitare lo spazio/tempo in cui è accaduto qualcosa che ha lasciato un segno dentro di noi
Rielaborare il vissuto
Scaricare le cariche emozionali
Sciogliere i legami con il passato
Liberarci dal fardello dei legami parentali.

Ma come si accede alle memorie per rielaborare definitivamente gli eventi traumatici e vivere liberi? Vi sono differenti approcci al tema della genealogia che possono essere condotti attraverso la Dermoriflessologia®. Vediamoli.

1) Madre, Padre, Avi.

È possibile rielaborare aspetti della psiche utilizzando la placche cutanee che più interessano l’albero genealogico in maniera diretta, quindi quelle che ci permettono di interagire con gli aspetti dei genitori, dei nonni, etc. È altresì possibile elaborare aspetti legati ai genitori viventi, a quelli defunti, a quelli generici (cioè all’idea di essere  madre o padre e che può non essere gradita o compresa/accettata).

2) Le placche delle età.

Nei primi anni del ‘900, il neurologo Giuseppe Calligaris, all’interno del suo corpus di studi, individua le placche cutanee della memoria, ovvero piccole aree di pelle che hanno la capacità di portare il nostro inconscio a relazionarsi con gli aspetti della psiche specifici di quel dato periodo e che ne hanno ovviamente registrato le memorie. Le placche dell’età vanno da 1 a 100 anni. È quindi possibile svolgere un lavoro molto mirato sui traumi, sui legami parentali, sui nodi temporali ricorrenti all’interno di un determinato albero genealogico.

3) Scoprire i traumi rimossi.

È inoltre possibile, grazie alle possibilità che la pelle ci offre, rintracciare e rielaborare eventi rimossi dalla coscienza in modo semplice ed efficace, usando come strumento principale di sblocco i sogni. Leggi in proposito, i miei articoli QUI e QUI.
In questo caso, con uno strumento apposito, si “cerca” letteralmente la zona cutanea fino a quando non se ne identifica una tra le papabili che risuona, vibra più delle altre. Si da inizio alla sessione, permettendo alle memorie “pronte” di emergere, con la sicurezza che, attraverso la Dermoriflessologia®, l’inconscio rilascerà solamente memorie gestibili dalla persona, poiché questa non è una regressione che potrebbe diventare di difficile gestione, ma una tecnica dolce che permette un riequilibrio.

4) La ricostruzione dell’albero e la ricerca transgenerazionale.

Laddove vi sia necessità, è possibile ricostruire gli accadimenti degli avi per trovare corrispondenze di eventuali disagi non compresi come ad esempio le sindromi da anniversario (In psicogenealogia ed in psicoineuroimmunologia si parla di “sindrome da anniversario”quando qualcuno si ammala, o vede accadere qualcosa di altamente negativo, proprio alla stessa età, o alla stessa data, o nello stesso periodo in cui più o meno la stessa cosa accadde ad un suo avo). Una volta identificato il conflitto si procede al trattamento della placca dell’età responsabile del trauma transgenerazionale.

5) Lavorare il futuro.

È possibile, sempre in quest’ottica e non è fantascienza, lavorare una placca “dell’età futura”, quindi non ancora avvenuta, ma legata ad aspetti relativi ad un genitore o un avo per far sciogliere il blocco emozionale addirittura prima che si verifichi. Perché aspettare, in effetti?

6) Il periodo prenatale.

È possibile elaborare memorie disturbanti vissute nel grembo materno grazie alle placche che individuano i mesi della gravidanza. Sono situate intorno all’ombelico, ne parleremo più approfonditamente in un altro articolo, e ci permettono di relazionarci con ogni singolo mese di vita intrauterina e questo è utile nel caso in cui ci siano stati problemi durante la gestazione. Minacce di aborto, cerchiaggi, sindromi da gemello scomparso, cordone nucale, utilizzo del forcipe, lasciano segni nella psiche del neonato che poi saranno difficili da rielaborare proprio a causa della difficoltà di reperimento a livello cosciente delle informazioni necessarie per risolvere il trauma. Con la Dermoriflessologia® questo processo viene svolto principalmente dall’inconscio, che attinge al bacino di memorie a cui è possibile giungere senza disturbare l’equilibrio della persona e ne rielabora gli aspetti. Per ovvie ragioni, il dermoriflessologo esperto accompagnerà il cliente attraverso un percorso di scoperta del Sé cercando di non disturbare l’insieme corpo-mente-emozioni e quindi lavorare su un trauma prenatale implica un percorso graduale.

7) Le matrici perinatali.

Oltre ai problemi connessi alla gravidanza che il singolo può sperimentare, viene comunque naturale pensare che ognuno di noi abbia memorie del trauma della nascita. Memorie che sono di forte intensità, riportano a sensazioni profonda, proprio perché vengono esperite per la prima volta con nuovi sensi che ancora sono all’oscuro dei meccanismi di funzionamento del contatto, dell’aria, delle immagini, dei suoni, di tutto ciò che un essere umano può esperire. Per questo, Stanislav Grof, per anni ha studiato quelle che chiamerà le “Matrici Perinatali”, ovvero sequenze di eventi che interessano la sfera della nascita e possiedono un contenuto emozionale e psicosomatico proprio, funzionando come principi organizzatori della psiche individuale, con impressioni registrate nella memoria cellulare nel periodo perinatale. Con la Dermoriflessologia® e le placche di memoria prenatali, è possibile recuperare contatto con queste matrici per rielaborare il trauma della nascita che insiste in noi nonostante non ne conserviamo memoria cosciente.

[hr]

cervello-283x300Questi 7 modi di accedere alle memorie, come vedi, contengono l’intero scibile umano in materia di risoluzione dei traumi. In verità, da questa trattazione ho omesso le memorie delle vite precedenti anche se in Dermoriflessologia® vi è la possibilità di rielaborare anche quelle. Tuttavia NON chiedetemi di farlo poiché ritengo che le vite precedenti siano strettamente collegate con le problematiche che abbiamo in questa vita, ed è certamente più plausibile occuparsi di quello che c’è ora, e quando questo sarà risolto, vi verrà dato accesso a ciò che è stato in precedenza. Per effetto del karma, il rivivere in questa vita disagi che non comprendiamo, implica un legame, appunto il “karma”, con gli accadimenti delle vite precedenti, quindi i disagi di questa vita sono la risultante dei nodi non sciolti nel passato, che vengono traslati a noi ora, esattamente come accade per le memorie genealogiche. Lavorando il Qui ed Ora si sciolgono blocchi che genereranno un cambiamento karmico e quindi un mutare delle situazioni nella vita odierna.

Tutte le memorie dolorose sono strutture energetiche congelate e il nostro Sé, per fluire in un insieme organizzato nel presente, ha bisogno di sciogliere quei condizionamenti che inibiscono la piena potenzialità della persona. Elaborare le memorie risulta quindi  un passo importante per cambiare frequenza vibrazionale coerentemente con il tutto. L’universo infatti sta chiedendo di cambiare questa vibrazione. Ripulire il passato è certamente un modo valido sia per TE come singolo, sia per la comunità in cui vivi. Osho diceva:

“Il mondo è di certo folle, e non è impazzito all’improvviso, è sempre stato pazzo. Io non sono un pessimista, né sono un ottimista, sono semplicemente realista: so che è impossibile cambiare tutto questo folle mondo. Per questo, non voglio fare il missionario e cercare di cambiare le persone … Cambia te stesso, e aiuta i tuoi compagni di viaggio che si trovano sullo stesso sentiero, impegnati nella stessa ricerca. Incoraggiali, aiutali in ogni modo. Ci sono momenti di oscurità, momenti di sconforto, momenti in cui si ha la sensazione che non si sarebbe dovuto scegliere questo sentiero perché va contro l’intera follia del mondo. Essere sani in un mondo di pazzi creerà inevitabilmente contrasti”.

Cambia te stesso. Buon lavoro.

419 818719 914481