Nell’articolo precedente abbiamo parlato della parte esteriore, pratica, pragmatica, della sessione di Dermoriflessologia®. Se te la sei persa, la trovi QUI.
Ora ci possiamo occupare della parte più interessante, quella che personalmente mi aggrada di più, il motivo per cui ho scelto di studiare professionalmente questa grande tecnica olistica: la parte metafisica. Ma cos’è la metafisica? Aristotele all’inizio del suo trattato di metafisica dice: “Ogni uomo, per natura, desidera conoscere”.
Questa è una affermazione interessante. Ti racconto una storia. C’era un paese, lontano da qui, dove tutti gli abitanti, nati sani, in grado di camminare normalmente come noi, invece venivano educati ad usare una stampella per sostenersi nei movimenti. Esistevano scuole dove a persone normali, in grado di esercitare tutte le consuete funzioni umane come correre, saltare, fare capriole, veniva insegnato a zoppicare, a sostenersi per camminare appoggiandosi ogni volta che facevano un movimento. Vedi delle limitazioni in questo modo di essere? Potevano essere felici queste persone che usavano il loro potenziale in scala così ridotta? E sai qual’era il loro vero problema? Che hanno insegnato loro a non vedere le loro immense possibilità. In questo strano e lontano paese poi, la cultura cominciò, come accade da noi, a studiare la mente per aumentarne le possibilità … e scoprirono scienze che permettevano agli abitanti di riprogrammare la stampella per eseguire addirittura movimenti acrobatici. Una branca della scienza inventò addirittura una stampella elettronica in grado di salire le scale a due a due.
C’era un uomo però che veniva da lontano, che un bel giorno prese a risiedere in questo strano paese dove tutti facevano il doppio della fatica per fare le cose più semplici ed erano colti da dubbi sul modo di usare la stampella. La tengo a destra, ma se volessi tenerla a sinistra, come potrei fare? Quell’uomo, che camminava normalmente e veniva visto da tutti come “uno strano”, un giorno iniziò a dire: “Liberatevi della stampella! La stampella non è VOSTRA! E’ solo una struttura che vi hanno insegnato ad usare e che in alcuni momenti è utile, ad esempio quando vi rompete una gamba, ma è INUTILE SE SIETE SANI! E voi siete SANI. Gettatela!”. Gli abitanti del posto costituirono un’assemblea dei saggi a cui parteciparono tutti: scienziati della stampella, politici della stampella, fruitori d’eccellenza, grandi cardinali della stampella, il gotha del paese”. Discussero a lungo sulla possibilità di abbandonare la stampella e alla fine emisero la loro sentenza: “Dopo innumerevoli sperimentazioni e tentativi, decretiamo che l’uso della stampella è fondamentale. L’eretico che la pensa diversamente da noi, abiuri, ritiri o venga considerato un fuorilegge e mandato in esilio!”.
L’uomo scelse l’esilio. Si ritirò sulle montagne e proseguì la sua vita passeggiando felicemente nei sentieri boschivi respirando l’aria pura, fino alla fine dei sui giorni.
Uomini come questi non di rado attraversano paesi come quello della storia e vengono trattati come diversi semplicemente perché hanno la capacità di vedere oltre il muro del visibile, vedono dove gli altri non “vogliono guardare” e per questo, vengono considerati diversi. Giuseppe Calligaris era uno di questi (non sai chi era Giuseppe Calligaris? Leggi la sua storia QUI). Ryke Geerd Hamer è un altro di questi uomini. Lo è Rupert Sheldrake. Lo fu Edward Bach, l’ideatore dei fiori di Bach. A suo tempo lo fu Galileo Galilei e certo lo fu Gesù Cristo.
Perché vedere oltre la cortina del visibile non è solo una capacità “veramente umana” ma anche una pratica ripetibile ed apprendibile, da tutti quelli che desiderano farlo. Bisogna che tu decida di gettare la stampella. Tutto qui. La cosa buona è che sperimentare la Dermoriflessologia® ti permette di entrare in contatto con la parte di te che normalmente NON USA le stampelle per camminare. Ci sei arrivato, ma chiariamo il concetto: “camminare con le stampelle” è come usare solo la mente logica, l’iper-razionalità, “camminare senza” è come usare tutto il potenziale della propria mente, quindi facendosi guidare dall’inconscio e sviluppando, oltre al corpo fisico, anche i corpi sottili: eterico, astrale e causale.
Questi quattro corpi, o parti costituenti dell’essere umano, possono essere visti sotto differenti punti di vista. Ad esempio alla luce dell’esoterismo classico, del cattolicesimo o delle grandi religioni che hanno percorso la nostra storia. Per loro erano corpo carnale, vitale, spirituale e divino (se vuoi leggere un’approfondimento sui quattro corpi dell’esoterismo classico, lo trovi QUI).
Possiamo vedere invece queste parti costituenti della Psiche-Anima sotto il profilo della psicologia contemporanea che invece li chiama Conscio, Inconscio, Subconscio, Superconscio (se preferisci leggere un’approfondimento sui quattro corpi secondo la psicologia, lo trovi QUI).
Molti nomi, un’unica sostanza. L’idea alla base di tutto il lavoro con la Dermoriflessologia® è di giungere ad una Psicosintesi (se non sai cos’è, trovi un approfondimento QUI), ovvero, come dice il termine stesso: una conclusione unitaria ed essenziale degli elementi costitutivi la psiche. Nelle parole dell’ideatore della Psicosintesi, Roberto Assagioli, troviamo quello che ci serve:
“Una delle maggiori cecità, delle illusioni più nocive e pericolose che ci impediscono di essere quali potremmo essere, di raggiungere l’alta meta a cui siamo destinati, è di credere di essere “tutti di un pezzo”, di possedere cioè una personalità ben definita. Infatti generalmente tutta la nostra attenzione, il nostro interesse, la nostra attività, sono presi da problemi esterni, pratici, da compiti e mete che sono fuori di noi. Ci preoccupiamo di guadagnare, di possedere dei beni materiali, di ottenere il successo professionale o sociale, di piacere agli altri, oppure di dominarli. Presi da questi “miraggi”, trascuriamo di renderci conto di noi stessi, di sapere chi e che cosa siamo, di possederci. È vero che in certi momenti siamo obbligati ad accorgerci che vi sono in noi elementi contrastanti e dobbiamo occuparci di metterli d’accordo; ma siccome è una constatazione sgradevole e scomoda, un compito che ci appare difficile, complesso, faticoso, un penetrare in un mondo che ci è quasi sconosciuto, in cui intravediamo un caos che ci turba e ci impaurisce, noi rinunciamo ad entrarvi, cerchiamo di pensarci il meno possibile” (cit. Roberto Assagioli).
LO SCOPO DELLA SESSIONE DI DERMORIFLESSOLOGIA® è di creare una psicosintesi tra gli aspetti della psiche (conscio, inconscio, subconscio, superconscio) relativamente alla stimolazione che abbiamo deciso di praticare. E le possibilità sono vicine all’infinito. Scopri le numerose possibilità di lavoro con la Dermoriflessologia® in QUESTO articolo.
COME si fa? Il cervello utilizza frequenze che cambiano a seconda dello stato del soggetto. Le famose “onde cerebrali”.
Le onde cerebrali sono individuabili con tracciati grafici che evidenziano l’attività elettrica del cervello tramite la registrazione poligrafica dell’elettroencefalogramma.
A seconda della frequenza, si dividono in:
- onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione.
- onde Beta: vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto cosciente.
- onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l’addormentamento. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e sincronizzata. Gli esperimenti condotti registrando le onde cerebrali di monaci Zen in meditazione hanno dimostrato che tale pratica dà luogo a un’emissione consistente di onde alfa.
- onde Theta: vanno dai 4 ai 7.9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM.
- onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
La stimolazione praticata con la Dermoriflessologia®, come già accennato nell’articolo precedente, parte da 150Hz, per arrivare a 2Hz. Attraversando questo range di frequenze ed implementando il rilassamento ed il respiro consapevole, connettiamo la pelle (che nasce dal medesimo foglietto embrionale del cervello – il foglietto ectodermico o ectoderma) alle memorie sia personali del soggetto, che collettive. Questo ci permette di portare la persona in uno stato di profondo rilassamento e, allo stesso tempo, di metterlo in comunicazione profonda con il proprio Sé (il corpo causale, il superconscio, chiamalo come vuoi) e giungere ad un rilascio delle tensioni inerenti una problematica specifica. Le risposte profonde sono sempre dell’Anima, il corpo fisico che si ammala è solo un segnale di qualcosa che non funziona ad un livello più profondo.
Ti ho spiegato al meglio cosa accade durante una sessione di Dermoriflessologia®, se questa cosa la vuole la tua Anima, verrai a provarla. Tutto qui.
Il mondo prosegue nelle proprie scoperte scientifiche, il lessico cambia, ma la struttura dell’essere umano resta inalterata ed il suo scopo è sempre di partecipare alla creazione. Per secoli, molti esseri umani sono stati mantenuti nell’ignoranza di queste strutture animiche, costretti a vivere con le stampelle, mentre il loro desiderio era di poter finalmente camminare, o correre. Ora è possibile, grazie a molti studiosi, fare passi da gigante nella ricerca della felicità, dell’incontro col proprio Sé.
I cercatori sono i benvenuti a questo cerchio.
Prosegui la lettura su come si svolge una sessione diDermoriflessologia®, leggendo la parte terza.
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