Le affermazioni positive sono per molti dei loro sostenitori, uno strumento di crescita personale. Le affermazioni positive, nell’ambito del pensiero positivo, sono affermazioni volte a rendere positivo il pensiero, in modo da conquistare la felicità, il benessere, l’abbondanza, cioè tutto quello che ti manca. Perché se avessi tutto quello che includi nelle affermazioni positive, che bisogno avresti di fare affermazioni positive? Partiamo dall’inizio. Partiamo dal bisogno e dal suo soddisfacimento.
Il bambino piange perché ha fame. Sta chiedendo da mangiare. Il bambino che ha finito di mangiare, al contrario, è in uno stato di soddisfacimento, ha la pancia piena e non ha, al momento, altri bisogni. Non è in uno stato compensativo, non gli scappa la cacca, non cerca giochi, etc. E’ nel Sé, è centrato, osserva, è presente. Quando un successivo bisogno emergerà, ne cercherà soddisfacimento.
Le affermazioni positive funzionano allo stesso modo. Esse fanno presa sul nostro insieme corpo-emozioni quando c’è, in noi, un bisogno da soddisfare. Se io sono interiormente in pace, a posto col mondo, felice del fatto che sto godendo del paesaggio, dell’azzurro del cielo, del verde delle foglie e passa una simpatica vecchina in costume da bagno (Louise Hay) con un grosso cartello che recita: “Oggi è il giorno in cui puoi essere felice!”
… Io le rispondo: “Ehm … scusi nonnina … gentilmente … si toglie di lì che non vedo il panorama?” … non mi interessa in quel momento che l’emisfero sinistro si attivi per cercare una risposta razionale ad un bisogno che è già soddisfatto a livello più profondo, includendo il rilascio endorfinico …
Se invece, nonostante la bella vista, io non riesco a restare nel presente, divento ansioso, sono nella confusione della mente, etc … il cartello cattura la mia attenzione e “dentro risuona” … cioè attiva in me una risposta emozionale, allora sto cercando il soddisfacimento di un bisogno. Esattamente come quando il bambino piange perché ha fame. La risposta emozionale è un campanello d’allarme che viene prodotto per informare l’esterno (la povera, piccola, insulsa, ininfluente mente cosciente) che all’interno (nell’inconscio) sta avvenendo qualcosa. Stravolgerne il senso, il significato, spingendo con la mente conscia sull’emozione che emerge è come cercare di coprire la bocca di un vulcano con un coperchio da cucina: estremamente inefficace perché non riesce a riconoscere il reale bisogno poiché lo ha trasformato in ciò che crede essere un punto di forza. Questo è un disallineamento importante da capire. Con la mente razionale, che gestisce circa 40 bits di informazioni per secondo, stai cercando di convincere una struttura come l’inconscio, che gestisce circa 40.000.000 di bits di informazioni al secondo, che va tutto bene, che è tutto ok, trascurando semplicisticamente la portata di tale differenza. La mente inconscia controlla i processi, le decisioni, le scelte, poiché gestisce tutto il repertorio di gusti personali, preferenze, reazioni automatiche che, nel corso del tempo, abbiamo creato (consapevolmente o inconsapevolmente) e SEMPLICEMENTE attraverso il meccanismo delle emozioni, ci informa di cosa accade. Cercare di convincere l’inconscio tramite un’affermazione positiva tesa a superare tutta l’impalcatura di credenze, supposizioni, cancellazioni, negazioni, fantasie, proiezioni, ricordi, traumi e meccanismi di difesa vari che ci governano, è sciocco. Superficiale. NON FUNZIONA.
Ormai le affermazioni positive e il pensiero positivo fanno parte della “cultura” di molti di noi. Ne abbiamo sentito parlare, abbiamo letto articoli sulla legge d’attrazione (non conosci la Legge d’attrazione? Leggi un approfondimento QUI), abbiamo provato a sperimentare … a volte funziona, a volte no … razionalmente la applichiamo, inconsciamente pensiamo sia una follia, e purtroppo spesso partiamo da una base d’ignoranza circa il funzionamento intimo della struttura corpo-emozioni-anima e prendiamo per buono ciò che in verità non lo è e questo avviene perché spesso prendiamo stralci di informazione, non ci permettiamo di andare a fondo nella conoscenza, nella ricerca, accettiamo che c’è una corrente New Age che sta cambiando le coscienze e ci fidiamo delle prime parabole ammiccanti che attraversano il nostro spazio personale senza fare il minimo sforzo per capire meglio, per addentrarci nella selva oscura che la nostra Anima.
E’ un peccato di gioventù, assolutamente perdonabile. Però è bene che le sai certe cose, no? Ormai sei un bambino interiore grande, non è vero? E se non le sai, certe cose … #salle. Ne va della tua crescita personale responsabile. Facciamo un esempio:
Come reagisci in questo preciso momento alla frase della foto iniziale?
“Sono nel posto perfetto e nel momento perfetto. Sono sempre al sicuro”.
(“You can reply as the Italian actor Tony Servillo during an interview after winning the 2014 Oscar for best foreign film with the movie “La grande bellezza”, that told the journalist live: “mavatenaffanc…”).Cosa puoi fare di positivo? Osservare, ascoltare, restare in contatto. (Observ. Listen. Keep in touch.)
Scusa il gioco di parole che segue:
“Quando osservi, ascolti o resti in contatto consapevolmente nel presente senza voler minimamente influenzare ciò che è, ciò che è, è la realtà”.
Per cambiare la realtà, se proprio vuoi cambiarla, è necessario accettarla. Ripeto: a-c-c-e-t-t-a-r-l-a. Sembra facile, non lo è. Il sistema (sia dentro di te, che fuori, nel mondo) è basato sulla prevalenza del maschile sul femminile, del fuori sul dentro, del forte sul debole, dell’imporre sul comprendere, della vittoria sull’accettazione. A livello di pensiero sottile la maggior parte delle persone mette in atto meccanismi di difesa non appena entra in contatto con le emozioni negative anche se l’accezione “negative” è semplicemente un’etichetta che è stata appiccicata ad un sentimento che è “necessario” in quel momento per esprimere la presenza di un accadimento all’interno di te. Con le affermazioni positive tu stai cercando sopprimere il campanello che ti informa di ciò che c’è dentro. Ti sembra intelligente?
Cazzo: Rafforzativo maschile per esprimere convinzione mista ad acceso idealismo. Mi ho spiegato?
Quindi osservare, ascoltare, restare in contatto nel presente con la materia interiore, respirando consapevolmente, permette di approfondire il rapporto di realtà con noi stessi. Questa forma di conoscenza di Sé può essere integrata, specie se non hai dimestichezza, con Eft (Emotional Freedom Techniques, di cui parlo QUI). Un utile strumento di consapevolezza.
Ripeti l’affermazione positiva della nonnina e permettiti di ascoltare veramente cosa accade in te nel mentre … NON manipolare, NON interpolare, NON ostacolare, NON forzare, NON fare niente che non sia: osservare, ascoltare, restare in contatto … nel mentre puoi anche volendo delicatamente massaggiare o picchiettare con le dita, i punti che trovi su QUESTA MAPPA. E’ utile per facilitare lo sblocco.
Questa ottica o dinamica può risultare difficile a chi non ne è avvezzo, ma è un formidabile strumento interiore di crescita perché ci mette in diretta relazione con il nostro sentire interiore reale e ci permette di scoprire cosa vogliamo davvero. Molto più che la nonnina coi suoi cartelli. Lo scoglio che va superato è l’impatto, a volte forte, con quell’iniziale muro di emozioni negative che si trova a fronteggiare la persona non preparata a questo scalino. Impatto che non sempre avviene (ogni uomo è unico) e che è modificabile, annullabile, superabile, con moltissimi strumenti di crescita tra cui la EFT, Logosinteis®, la Dermoriflessologia®.
Memento audere semper. Ricordati di osare sempre. Non ti fermare alle spiegazioni superficiali. Verifica, sperimenta, comprendi. Continua il viaggio.
419 818719 914481