La floriterapia con i fiori di Bach è un sistema sempplice di cura oltre che un modo per conoscere sé stessi attraverso l’assunzione di 38 diverse essenze ricavate direttamente dai fiori per bollitura o esposizione al Sole.
Con la floriterapia di Bach si possono affrontare diverse situazioni anche molto differenti tra loro poiché i fiori agiscono per riequilibrare la persona prima che il sintomo. In verità, agendo sul sintomo non spengono i disagi, ma lavorano per riportare equilibrio, in modo che la persona possa trovare la via verso il proprio benessere.
È un sistema vibrazionale, si basa quindi sulla vibrazione propria che ogni singola essenza trasmette, suggerendo alla persona un diverso modo di agire. Lo scopo è aprire la percezione, in modo che l’individuo possa tornare a sentire cosa lo fa stare bene e ritrovare Sé stesso.
Il pessimismo sarà quindi bilanciato dal riuscire a riconoscere che una possibilità è sempre presente, l’alternanza dalla capacità di rendere stabili le proprie azioni, il distacco sociale e l’evitamento saranno controbilanciati dal riconoscere la sensibilità del prossimo e così via.
Per alcuni può sembrare un discorso paradossale, ma è implicito e la nostra cultura lo conferma, che il bianco e il nero, il bene e il male, siano due facce della stessa medaglia, che i peccati capitali, per chi ragiona in termini cristiani, siano bilanciati dalle virtù teologali. È quindi sviluppando reazioni positive che si lasciano andare le vibrazioni più grossolane, quelle responsabili cioè della paura, della rabbia, del risentimento, ecc.
I fiori di Bach sono stati scoperti dal medico gallese Edward Bach che ha dato loro il nome, tra il 1928 ed il 1936 nelle campagne inglesi. Sono fiori comuni, reperibili abbastanza facilmente. Egli infatti amava definirli i fiori di campo.
Tra di essi possiamo trovare il fiore della cicoria, quello della vitalba, del brugo, del carpino, della rosa selvatica. L’eliantemo, il faggio, l’ippocastano, il latte di gallina, ecc.
Ognuno di questi fiori ha il compito di riequilibrare un’emozione negativa e nel fare questo, riesce piuttosto bene, visto che i fiori sono utilizzati da una fetta sempre più ampia della popolazione mondiale, specialmente nei paesi latini, da più di settant’anni. L’Italia è uno dei paesi dove tutte le 38 essenze crescono spontaneamente.
Contrariamente a quanto si è portati a pensare, i fiori di bach non danno dipendenza, perchè creano i presupposti per lo sviluppo dell’autocoscienza.
Max Volpi impiega i fiori di Bach per trattare il terreno personale su cui si basano le reazioni negative dell’individuo, per poi agire attraverso le tecniche energetiche riequilibrando stati specifici e condizioni di disagio. Studia i fiori di Bach da un decennio sia in aula che sul campo, insegna e realizza videocorsi. Si occupa di articoli di aggiornamento, supervisiona e revisiona traduzioni italiane per importanti autori mondiali.
Se desideri maggiori informazioni sulla floriterapia, puoi navigare il sito che Max Volpi ha realizzato specificamente sui fiori di Bach: